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Vendemmia 2025

Da qualche settimana, tra i filari e in cantina, ci chiedevamo solo una cosa: quanto ancora potevamo aspettare? 

Dopo una stagione quasi perfetta è arrivata la pioggia – proprio quando eravamo pronti a partire. Tra sole e rovesci abbiamo dovuto decidere giorno per giorno, con lo sguardo fisso sul meteo: rischiare ancora un po’ di maturazione o raccogliere subito, finché le uve erano sane?

È stata una vendemmia al limite: pioggia, finestre di raccolta strette, giornate lunghissime. In sole tre settimane abbiamo portato tutto in cantina. Spesso restavamo in vigna per più di dodici ore, dall’alba fino al tramonto. Il contapassi di Hannes segnava spesso più di 15.000 passi. 

Non avevamo mai raccolto così tanto in così poco tempo. Eppure, abbiamo lavorato con grande intesa e buonumore. Ognuno sapeva cosa fare, con concentrazione e passione. Un grazie speciale alla nostra Monika, la “senior” di casa, che ogni giorno alle dieci arrivava con i suoi panini e la sera preparava la cena per il team di cantina.

Nei giorni più intensi in cantina arrivavamo a 20.000 chili d’uva. Ma la sera, tutti insieme, un bicchiere, una degustazione alla cieca, due parole sul nuovo vino – e tornava la forza per il giorno dopo.

Quest’anno anche il lavoro in biologico ha mostrato il suo valore. I vigneti sono rimasti in equilibrio e le piante hanno reagito bene – una piccola conferma che l’attenzione in più, col tempo, si fa sentire.

Ora in cantina è tornata un po’ di calma. La maggior parte dei vini ha già finito di fermentare e comincia a mostrare il proprio carattere. Il Pinot Nero promette molto bene, mentre i bianchi si presentano fini ed eleganti. Siamo soddisfatti e curiosi di vedere come si evolveranno nei prossimi mesi. 

È stata una vendemmia breve, intensa, che ci ha messi alla prova – e che non dimenticheremo facilmente.

Oro
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